Continua la “guerra” di confine tra Comuni vicini: il sindaco Bosso critica la variante urbanistica di Rivalta
ORBASSANO – Una “guerra” di confine che ha antiche radici, quella tra Orbassano e la vicina Rivalta. L’ultimo pomo della discordia nasce con la presentazione da parte della prima cittadina Cinzia Bosso di alcune osservazioni alla variante urbanistica parziale adottata dal Comune limitrofo lo scorso luglio.Un documento che – di fatto – critiche alcune scelte. O quantomeno puntualizza alcuni aspetti in merito a realtà economiche che gravitano proprio al confine tra Orbassano e Pasta. «Bisogna operare sempre in modo corretto – dice il sindaco Bosso –. Abbiamo sollevato delle osservazioni su questioni che non ci stavano bene e le abbiamo rese presenti. Soprattutto se incidono su altri territori e possono portare a problematiche. Anche perché sul nostro territorio ricadono ormai da tempo tante scelte del comune di Rivalta. A partire dai centri commerciali, a ridosso della nostra città».Le osservazioni di Orbassano chiedono conto dell’annullamento di parcheggi al confine con frazione Pasta e della costruzione di 4500 metri quadri di una struttura commerciale «che andrà a incrementare le esternalità negative sulla viabilità esistente, in un tratto di Provinciale già regolarmente congestionato». E si chiede di valutare un arretramento alla Sp 175 proprio alla luce del forte impatto visivo dell’ampliamento della struttura commerciale. L’altra osservazione, sempre al confine con Pasta, riguarda via Gozzano e la necessità di nuovi parcheggi conseguenti alla ristrutturazione dell’ex mobilificio Rosa dei Mobili. Il sindaco Bosso esprime inoltre forti perplessità sull’opportunità di realizzare una nuova Rsa al Dojrone:«E potenziare – si legge nell’osservazione – una borgata priva di servizi, prossima all’area industriale del Sito, accessibile da una strada provinciale attualmente congestionata. Sarebbe stato opportuno cercare di ridurre il carico insediativo per evitare la creazione di una ulteriore frazione di Rivalta in prossimità del confine di Orbassano».Scene già viste, a testimonianza di rapporti di vicinato ormai logori da tempo. Anni fa, l’ex sindaco Eugenio Gambetta, criticando i disagi alla viabilità e le code sui flussi di traffico locale, battezzò il progetto esecutivo dell’area commerciale dell’Esselunga come «un secondo casello». Esprimendo la sua disapprovazione per un nuovo centro dello shopping che, di fatto, gravita quasi totalmente su Orbassano. «È assurdo – aveva detto il primo cittadino – che via Torino diventi una chicane e via Gozzano si trasformi in strada di accesso per il supermercato».Comuni ai ferri corti, a testimonianza dei difficili rapporti di vicinato, anche in altre occasioni. Basti pensare al mancato invito del sindaco di Rivalta alla collega Bosso per il presidio contro il casello di Beinasco sotto la sede di Città metropolitana di corso Inghilterra. Oppure, se si scava nel passato, a due protagonisti dello stesso partito – come l’ex sindaco Carlo Marroni e l’allora presidente del Consiglio rivaltese Beppe Corvaglia – che non si risparmiarono frasi al vetriolo dopo il via libera della Regione al superstore di frazione Pasta.
Paolo Polastri
L’Eco del Chisone