EDOCULTURA – Le Recensioni di Edo: CINEMA SAMUELE di Samuele Bersani (2020)
A distanza di sette anni (lunghissimi e tanto attesi, quasi eterni) dal precedente lavoro “Nuvola Numero Nove” del 2013, il cantautore Samuele Bersani “riemerge” da un “oblio” voluto e ritorna con un nuovo album di inediti.
Bersani ha concepito questo nuovo album dando “l’immagine” di un cinema multisala in cui poter proiettare diverse storie in grado di rappresentare i diversi generi cinematografici, così come diverse sensazioni e situazioni di vita quotidiana, e dunque la tracklist è divisa proprio come sale cinematografiche numerate dove in ognuna si “proietta” e si “racconta” un film diverso con sensazioni, emozioni, visioni e tanto altro.
Sala 1: È l’incipit che si apre con il brano “Pixel” che è concepito quasi come un sogno piacevole e rilassante che ci fa distendere sia fisicamente che mentalmente e ci “proietta” delle immagini fra cui il noto regista Spielberg.
Sala 2: “Il tiranno” è un brano con sonorità e suggestioni da thriller-horror che ci fanno incuriosire e anche intimorire.
Sala 3: “Mezza Bugia” ha un arrangiamento scorrevole e qui sembra parlare di non riuscire a venire a capo delle relazioni umane, che è una costante che si ripete.
Sala 4: “Il tuo ricordo” prosegue nell’indagine delle paure e idiosincrasie (che significa incompatibilità o ripugnanza esasperata) della coppia (avviata nel brano precedente), e sulle difficoltà di lasciarsi alle spalle pezzi di vita vissuta intensamente.
Sala 5: “Harakiri” è quasi come “una seduta d’analisi e d’auto-convincimento” in cui riuscire finalmente a ritrovare la gioia di vivere, con degli splendidi riferimenti cinematografici e non solo ed ha atmosfere jazz e d’altri tempi.
Sala 6: “Le Abbagnale” è una storia d’amore tra due ragazze unite nella passione nonostante il destino avverso e il chiacchiericcio urbano, ha un incredibile e travolgente arrangiamento che conquista e che stupisce.
Sala 7: “Con te” è un brano dolce e piacevole, forse più semplice degli altri ma comunque di buon livello.
Sala 8: “Scorrimento verticale” parla di poter prendere le distanze da chi pretende conoscenza senza sapere, vuoi perché abbagliati dall’immagine e non dal contenuto e vuoi perché negazionisti.
Sala 9: “L’intervista” è una critica all’odierno modus operandi del giornalismo, volto più a farsi buoni gli artisti che a proporre analisi e critiche accurate.
Sala 10: E con il brano “Distopici (ti sto vicino)” si chiude il sipario in questa ultima sala, parla e fa i conti dei danni causati dal distanziamento emotivo (prima che materiale-sociale, tipico di questi tempi) ma si parla anche di paura e egoismo.
L’album è stato anticipato dal singolo “Harakiri” e nel mese di gennaio 2021 è uscito a sorpresa come secondo singolo il brano “Il tuo ricordo” con il relativo videoclip. L’album è uscito in cd, in vinile e in digitale. La copertina è uno splendido progetto grafico realizzato dal grande Paolo De Francesco, in cui nulla è lasciato al caso: è un enorme condominio dove si possono notare per esempio l’orologio della stazione di Bologna fermo sulle ore 10:25, l’immaginazione, luci e ombre e la statua di Nettuno presente a Bologna, città cara a Bersani ma poi tutta la struttura è contenuta dalla sagoma del cantautore con occhiali e la coppola. Inoltre il cantautore in “pieno periodo del virus” ha avuto, a sorpresa di tutti, il gusto e il piacere di fare dei firmacopie dell’album nelle principali città italiane: Bologna, Roma, Torino e Milano, (ovviamente il tutto ben organizzato e in totale sicurezza).
Cinema Samuele è un vero e proprio autoritratto dello stesso Bersani, è un lavoro intimo e riflessivo corredato da metafore, e analogie varie e dalle variazioni armoniche spettacolari e sperimentali. È un album di certo non convenzionale e per nulla scontato che ci ha stupito e appassionato non poco, se aspettassimo di più per un album, per avere poi un capolavoro del genere, aspetteremmo tutti molto di più l’uscita di un album.
Alla prossima recensione
Edoardo Mastrocola