EDOCULTURA: CINEMA ARGENTO: LA SINDROME DI STENDHAL (1996)

TRAMA:

Una giovane, Anna Manni, mentre visita il museo degli Uffizi a Firenze è colta da inspiegabili allucinazioni alla vista dei quadri esposti e sviene. Dalla borsetta sono scomparsi la pistola e i documenti: un giovane le paga il taxi per l’albergo. Qui, guardano la riproduzione della Ronda di Rembrandt appesa alla parete, Anna “entra” nel quadro e ricorda d’essere un’agente della polizia romana incaricata di seguire le tracce di un maniaco stupratore, divenuto anche omicida, a Firenze. Costui si presenta nella sua stanza e la violenta, dileguandosi dopo averle ucciso davanti agli occhi una vittima. Sotto choc, Anna va da uno psicologo, Cavanna, che le diagnostica la sindrome di Stendhal, una sensibilità morbosa alle opere d’arte. Il medico la consiglia di riposarsi presso la sua famiglia, a Viterbo. Qui ritrova i fratelli e tenta di incontrare le donne violentate dal bruto, che ora ha un nome, Alfredo. Uccisa la scorta che le era stata assegnata dal suo capo, l’ispettore Manetti, il killer la rapisce portandola in una tomba etrusca, presso una cascata, dove la violenta, lasciandola legata. Anna, liberatasi, dopo una colluttazione sanguinosa riesce a sopraffare l’uomo e a gettarlo nel torrente. Mentre le ricerche del corpo procedono a vuoto, ed un suo collega, Marco Longhi, vigila su di lei, Anna si mette una parrucca bionda e dà segni di squilibrio: sembra che il mostro sia in qualche modo penetrato in lei alterandone i comportamenti. L’incontro con Marie, un giovane francese studente di belle arti, sembra ridarle un po’ di serenità, ma questi viene trovato ucciso al museo dove le ha dato appuntamento. Nella notte bussano alla porta: è lo psichiatra che cerca di farla ragionare. Successivamente quando Marco le comunica che Alfredo è stato ripescato, lei, sotto l’incalzare dei sospetti del medico, uccide questi, ed elimina anche Marco che cerca di sottrarle l’arma. Vaga poi impazzita per la città, finché la polizia non la blocca.

Curiosità: Il film vinse il Ciak d’oro nel 1996 come miglior attrice protagonista ad Asia Argento.

Edoardo Mastrocola

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