Le Recensioni di Edo: Pugili Fragili di Piero Pelù (2020)
Per festeggiare 40 anni di carriera (come mostra in copertina l’orecchino), torna a distanza di 12 anni dall’ultimo album solista “Fenomeni” del 2008, con un disco tutto nuovo dove utilizza l’elettronica e il classic rock mantenendo sempre il suo inconfondibile stile che i fan conoscono.
La sua partecipazione al Festival di Sanremo è stata una vera sorpresa, come lo è stato anche il brano presentato in gara: Gigante che è un brano rock-pop leggero dedicato al nipote, che si è rivelato adatto al festival.
L’album venne anticipato nell’autunno 2019 dal singolo: Pic-nic all’inferno che contiene la voce di Greta Thunberg ed è un brano che tratta il tema dell’ambiente molto caro al cantante.
Pugili fragili che è la title-track è una malinconica ballad dove fa i conti sui suoi anni e sulla sua generazione, Luna Nuda è un elettro-rock quasi dance, mentre nei brani Ferro Caldo e Canicola spinge con un rock di chitarre spietate, Cuore Matto che è la cover presentata al festival è in una versione quasi punk, Fossi Foco è scritta e cantata con Andrea Appino (voce e leader degli Zen Circus) e basata sul famoso sonetto di Cecco Angiolieri, Nata Libera è una ballad che racconta del femminicidio e Stereo Santo è un altro brano rock molto forte con quasi un ritornello punk, ed è un vero e proprio inno alla musica. In copertina, è fotografato a mezzo busto con uno sguardo intenso.
Questo è un gradito ritorno di un grande artista unico nel suo genere che anche dopo 40 anni riesce a sorprenderci con nuove composizioni.
Al prossimo articolo!
Edoardo Mastrocola