Le Recensioni di Edo: Viceversa di Francesco Gabbani (2020)
Dopo il live “Sudore, fiato, cuore – Live 2017” Francesco Gabbani torna sia discograficamente che fisicamente al festival di Sanremo (per la terza volta).
“Viceversa” è un album interamente pop ma introspettivo (sembra interrogarsi sulla sua parte interiore): L’album si apre con il brano “Einstein” parla di un viaggio nel suo “io”, quasi come se fosse un dialogo fra lui e il celebre fisico, “Il sudore ci appiccica” parla del troppo individualismo (e per me, dalla prima volta in cui l’ho ascoltato, è, e lo potrebbe diventare , un brano potenzialmente adatto a diventare un singolo estivo dato le sue sonorità e infatti mentre sto pubblicando la recensione è uscito proprio come singolo con il videoclip), “Viceversa” (che è il brano portato a Sanremo) racconta che l’amore è un “dare” e “ricevere”, “Cinesi” ci fa riflettere e ci dice di soffermarci a guardarsi intorno, “Shambola” è un brano abbastanza giocoso ma con riferimenti alle figure bibliche di Adamo e Eva, “Duemiladiciannove” sembra riprendere il tema del brano d’apertura, “È un’altra cosa” è un brano leggero ed estivo, “Bomba pacifista” qui elenca alcune “armi pacifiste”, e infine “Cancellami” parla della fine di un rapporto d’amore.
L’album è uscito subito dopo la sua partecipazione al festival di Sanremo, è stato anticipato nell’estate del 2019 con il primo singolo estratto: “È un’altra cosa” seguito poi dal secondo singolo che è il brano di Sanremo e infine è uscito anche, oltre ai primi due citati, il videoclip di “Duemiladiciannove”
L’album è uscito in lp,digitale e in cd in tre versioni: digipack, la standard edition in jewel box con fodera trasparente su cui è stampata la copertina e una versione deluxe blu apribile sia a libro (da entrambi i lati) che a fisarmonica e anch’esso ha una fodera trasparente su cui è stampata la copertina, (inoltre è uscito in esclusiva su Amazon il 45 giri trasparente di “Viceversa”). La copertina vede Gabbani in bianco e nero in una posa statica ma allo stesso tempo eccentrica e lo sfondo è asettico e completamente giallo con il titolo posto verticalmente alla destra di Gabbani.
Francesco Gabbani, giunto al suo quarto album, conferma la sua bravura artistica in un album che fonde pop, ballad, ironia, intimità e sue composizioni da lui stesso definite “gabbanate”.
È un album fresco e scorrevole (forse troppo), ma è da non perdere!
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Edoardo Mastrocola