L’ospedale san Luigi si riorganizza nella battaglia contro il Coronavirus
ORBASSANO – Anche se non è stato individuato come “Covid hospital”, il San Luigi sta attuando in questi giorni una riorganizzazione aziendale per ottemperare alle richieste dell’unità di crisi regionale. E per rispondere alla necessità di posti letto per fronteggiare l’emergenza sanitaria di Coronavirus. Grosse novità che quindi, di fatto, rivoluzionano la tradizionale attività quotidiana dell’azienda ospedaliero-universitaria di Regione Gonzole.
A seguito della attuazione dei diversi percorsi, lo scenario al momento ipotizzabile vede il reparto di Cardiologia già destinato a reparto Covid e al momento attivo da ormai alcuni giorni. Una scelta sulla base della quale sono stati destinati alla rianimazione cinque posti letto nell’ex Utic e altri 16 nella Pneumologia, che continuerà nel gestire i pazienti pneumologici in carico sulle attuali disponibilità.
«Sarà progressivamente attivato, secondo le indicazioni regionali, un reparto di circa 20 posti letto – spiegano dalla direzione ospedaliera – destinandolo a pazienti Covid spostando in altra area pazienti medici e chirurgici ivi ricoverati. La week surgery sarà infine destinata a reparto per casi sospetti Covid. Sono sei i posti al momento ipotizzati previa dimissione dei pazienti ricoverati». I posti letto della Cardiologia sono trasferiti presso la Medicina fisica neuro-riabilitativa. Inoltre, come previsto dalla Direttiva ministeriale e per prevenire la diffusione del contagio in aumento, i servizi delle strutture amministrative e tecniche sono garantite prioritariamente con modalità telematica o comunque tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici. «L’accesso di soggetti esterni all’azienda ospedaliera – spiega il direttore generale Claudio Baccon – è consentito nei soli casi necessari all’espletamento di attività indispensabili e attraverso modalità tracciabili».
L’ospedale ha anche messo in piedi una linea telefonica per la gestione dello stress emotivo dei dipendenti che lavorano a stretto contatto con l’emergenza. «Il reparto di Psichiatria ha messo a disposizione dei dipendenti – precisano dal San Luigi – la propria équipe di psicologi che risponderanno alle telefonate per fornire un sostegno psicologico degli operatori coinvolti nella gestione di questa emergenza».
E di fronte a una situazione sanitaria sempre più grave, sono tanti i cittadini e le associazioni che si sono rivolti all’ospedale per dare un aiuto concreto attraverso donazioni liberali. L’Iban è il seguente: IT11Y0200830689000002224255 intestato all’Azienda ospedaliero universitaria S. Luigi Gonzaga, causale “Donazione Covid-19” seguito da cognome, nome e codice fiscale del benefattore.
Paolo Polastri
L’Eco del Chisone