Piovono pezzi di controsoffitto, chiusa un’aula della materna “Gamba”
ORBASSANO – Piovono pezzi di cartongesso dalle controsoffittature della scuola dell’infanzia “Anita Gamba” di via Della Bassa. L’episodio è avvenuto mercoledì 16 ottobre di primo mattino, quando a scuola non c’era ancora nessuno. Qualche giorno dopo l’Amministrazione comunale – con una nota – ha voluto far chiarezza su quanto accaduto anche per tranquillizzare i genitori. E illustrare nel dettaglio la relazione tecnica dopo l’ispezione eseguita nei giorni scorsi dai professionisti del Comune. «Da un primo sopralluogo – spiegano dal municipio – è emerso che la caduta di alcuni pannelli, all’interno di un’unica aula, è stata causata da un’infiltrazione d’acqua nel solaio superiore in concomitanza con le forti precipitazioni verificatesi martedì 15 ottobre. L’acqua, assorbita dai pannelli, ne ha causato la caduta. Si tratta di pannelli, formati da silicati e solfati di calcio che, in caso di eccessivo assorbimento d’acqua, non cedono interamente ma si frammentano in pezzi più piccoli e leggeri». Episodi che, a detta dei tecnici del Comune, non costituiscono pericolo per l’incolumità pubblica. I referenti dell’Ufficio Tecnico hanno provveduto nella stessa giornata in cui si è verificato il cedimento a rimuovere i pannelli che presentavano segni di bagnatura. Successivamente sono stati rimossi le coperture del controsoffitto dell’intera aula, così da poter visionare la situazione completa del solaio e individuare l’infiltrazione. «Sono state ispezionate e verificate le finiture a soffitto delle altre aule dell’edificio, senza riscontrare criticità o anomalie – dicono dal Palazzo comunale – L’unica aula inibita all’utilizzo è quella che ha visto la caduta di pannelli, mentre tutte le altre sono sicure e perfettamente utilizzabili». L’obiettivo è di procederà al ripristino della controsoffittatura non appena il solaio sarà perfettamente asciutto. Nel frattempo i bambini che frequentavano quell’aula saranno temporaneamente trasferiti in altri locali della stessa struttura. E qualche genitore ha già espresso qualche perplessità sui tempi di intervento ma anche sugli spazi. «L’importante – scrive un papà su Facebook – è capire dove i bambini verranno ricollocati: il sovraffollamento delle altre due classi genera inevitabilmente problemi di sicurezza. Se una classe è fatta per 25 bambini non può ospitarne altri dodici. Spero che il dirigente scolastico faccia le opportune valutazioni».
Paolo Polastri
L’Eco del Chisone